giovedì 23 maggio 2013

Rabatòn

Forse non tutti lo sanno ma io sono alessandrina di adozione: sono nata a Torino e ci ho vissuto per 24 anni. Poi, in primis per lavoro e in seguito per amore, mi sono trasferita ad Alessandria.
Solo recentemente, grazie al libro "Piemonte, il territorio, la cucina, le tradizioni", ho cominciato a "studiarla" da un punto di vista culinario  E più di tutte mi ha sempre intrigato la ricetta dei Rabatòn, che avevo anche già avuto modo di assaggiare in un ristorante. Per cui, ispirandomi a questo libro ho realizzato questo primo.

Si tratta di una sorta di gnocchi a base formaggio e verdure. Il nome allude al modo in cui si preparano, ossia rotolandoli nella farina; rabatòn significa infatti ruzzolare. E' un primo molto semplice, ideale per i vegetariani!

Ingradienti:
ricotta 400g
spinaci 1 kg
1 spicchio di aglio
prezzemolo
parmigiano
4 uova
burro 20 g
pane grattuggiato
farina
noce moscata
sale e pepe

Lavate accuratamente e lessate in acqua salata gli spinaci e conservare l'acqua di cottura (ci servirà successivamente per cuocere i rabatòn). Strizzatele con molta forza fino a sentirle asciutte: questa operazione è fondamentale per la buona riuscita del piatto.
Fate un trito di prezzemolo e aglio a cui aggiungerete il parmigiano grattuggiato,  le uova sbattute (3 intere e 1 tuorlo) e la ricotta. Mescolate bene, aggiustate di sale e di pepe e formate un impasto ben amalgamato, che avrà la consistenza del ripieno dei ravoli di magro.
Formate delle polpette strette e lunghe (circa 7 cm di lunghezza e 3 cm di diametro)e rotolatele su una superficie cosparsa di farina. Questa è l'operazione che trasforma le polpette in rabatòn.
Portate ad ebollizione l'acqua di cottura delle verdure salandola leggermente e lessate i rabatòn per qualche minuto prelevandoli con una schiumarola man mano che salgono in superficie. Disponeteli poi ben allineati in una pirofila imburrata. Cospargete con abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro. Cuocete in forno a 180° per 10 minuti fino a che la superficie non risulti dorata.



Buon appetito!
Cognata Lara

6 commenti:

  1. Sei partita alla grandissima per valorizzare la cucina alessandrina, credo che questa sia una delle mie ricette preferite!!!

    vi aspetto al mio party sul blog!!!

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  2. grazie cara! l'idea del party blog è fantastica! ci saremo!! baci

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  3. Buoni interessante anche la storia sono semplici e devono essere gustossisimi da prendere nota buona serata.

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  4. Ciao Lara, sono ottimi i tuoi rabaton, anche io faccio qualcosa di simile, ma non li passo al forno, invece così mi sembrano più invitanti, proverò. Un abbraccio anche ad Anna, a presto

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