domenica 29 dicembre 2013

mission impossible!!!!!

Cena con amiche di cui una celiaca e due intolleranti a uovo, frumento, latte e derivati. Ognuno prepara qualcosa e, visto il mio amore per i dolci, mi chiedono di preparare il dessert!!!! Panico.
L'unico che può salvarmi in questa missione impossibile è Montersino e,infatti, anche questa volta non mi ha deluso.

CROSTATA DI MELE SENZA UOVO, LATTE, FRUMENTO E GLUTINE.

Ecco gli ingredienti magici:
300 g Mix di farine (grano saraceno, riso, mandorle)
100 ml di Olio (50 ml di olio evo e 50 ml di olio di semi)
50 ml di acqua
150 g di zucchero di canna
Un cucchiaino di lievito per dolci
Confettura di mele e ciliegie
2 mele
Scorza e succo di mezzo limone


Ed ecco la magia:
Tagliare le mele a fettine sottili e riporle in un piatto con il succo di mezzo limone.
Lavorare le farine con l'olio e l' acqua e lo zucchero. Formare una palla morbida ed omogenea e lasciarla riposare in frigo per una mezzora. Una volta tirata fuori dal frigo, lavorarla di nuovo un po' e stenderla con un mattarello.
Adagiarla sulla teglia, versare un sottili strato di  di confettura, le fettine di melee spolverizzare con dello zucchero di canna.
Informare a 180 gradi per circa mezzora.
L'abbiamo divorata!!!!

Cognata Lara

sabato 2 novembre 2013

Bentornato autunno e...bentornate cognate!!! Involtini di verza coming....

Siamo tornate. La pigrizia, il caldo e le mille cose da fare ci hanno fatto perdere di vista le cose veramente importanti,come il nostro blog. Ma ora siamo tornate!!!!!!!
L'autunno è arrivato e con lui i suoi colori e i suoi calori....di pentola e, fino ad ora, anche di tempo....
Non so voi ma da noi al Nord l'autunno ci sta regalando delle piacevoli e miti giornate. Non esageriamo, il sole non è una costante ma non ci lamentiamo!
Stamattina dopo aver fatto il brunch con mio marito e aver fatto alcune faccende di casa, mi sono ritirata nel mio regno e ho cominciato a cucinare un po' di cose...così durante la settimana, dove il tempo è sempre scarso, sono un po' più alleggerita.
Tra le varie ho preparato questi fantastici e bbbbuonissimi INVOLTINI DI VERZA.

Ecco gli ingredienti:
12 foglie di verza
carne tritata
mortadella
pan grattato
1 uovo
parmigiano grattugiato
cipolla
olio
1 bicchiere di vino bianco
burro
sale

Sbollentare in abbondante acqua salata le foglie di verza, scolarle e adagiarle su un canovaccio.
Tritare la mortadella e in una ciotola mettere la carne tritata, la mortadella precedentemente tritata, il parmigiano grattugiato, l'uovo e un po' di pangrattato; aggiustare di sale. Con il composto ottenuto formare 12 palline.
Con il batticarne appiattire un po' la costa delle foglie di verza. Inserire il composto all'interno di ciascuna foglia di verza e chiudere a fagottino, fermando con lo stuzzicadenti.
In una padella con un po' di burro e un po' di olio mettere a stufare la cipolla; dopodichè rosolare gli involtini, sfumando con un po' di vino bianco.


Il risultato è divino e...vanno via in un attimo!!!

Cognata Lara

venerdì 19 luglio 2013

Spaghetto cacio e pepe...rivisitato..

Ieri sera avevo voglia di un bello spaghetto sfizioso. Apro il frigo e vedo un bel pezzo di caciocavallo regalatomi dalla mia mamma nel suo ultimo viaggio al paesello pugliese.
Metto su la pentola con l'acqua, peso la pasta (circa 200 g per due persone), prendo un piatto e comincio a grattare un bel quantitativo di caciocavallo. 
Scolo la pasta al dente e continuo la sua cottura mantecandola con il caciocavallo e una gran bella spolverata di pepe, aggiungendo un po' di acqua di cottura in modo da formare una bella cremina.

Risultato? Spaghetto veloce, buono e sfizioso proprio come quello che volevo, anche senza il pecorino romano, tiè! :-) 




Cognata Lara



domenica 14 luglio 2013

W l'amicizia! Reale, virtuale...non importa...purchè sia sincera!

Oggi ringraziamo Kety del blog "Le ricette della Kety" per il bel premio che ci ha assegnato:


Il Premio dell'amicizia 


Qui le regole da seguire: 
  • scrivere sette cose che non sapete di me;
  • inserire il link del blog da cui avete ricevuto il premio;
  • inserire l'immagine del premio;
  • scegliere quindici blog con meno di 200 followers;
  • segnalare a ciascun blog del conferimento del premio.


Ecco le 7 cose che non sapete di noi cognate:
- amiamo sorridere alla vita
- siamo legate alle nostre famiglie
- soffriamo di pressione bassa, soprattutto con questi calori (sono informazioni pure queste, hihihihi!!)
- siamo freddolose: anche se si muore di caldo, la sera ci piace coprirci con il lenzuolino
- siamo sempre pronte ad aiutarci tra di noi e aiutare gli altri
- panifichiamo con la pasta madre: pane, pizza, pan brioche, fette biscottate....tutto supernaturale e fatto in casa
- Cognata Lara ama i dolci e Cognata Anna ama il salato

Ecco i followers vincitori del premio:


sabato 6 luglio 2013

Pane con semi di sesamo, lino e papavero

Questo è un pane fatto con la pasta madre. Ho scoperto un'altra passione in cucina, grazie a mia cognata Anna. 
Vedere il proprio pane appena sfornato e perdersi nel suo profumo è davvero una grande soddisfazione. Non è difficile nella preparazione ma occorrono tempi lunghi. Credetemi però, ne vale la pena: ha un gusto rustico, è sano e si conserva molto bene.

Rinfrescare la pasta madre, con lo stesso quantitativo di farina e la metà di acqua. Lasciare riposare fino al raddoppio. La mia "camera di lievitazione" è il forno (ovviamente spento). Con questi caldi ci mette pochissimo a lievitare.
Una volta rinfrescata, ne prendiamo 200 g, la mettiamo in un recipiente e la sciogliamo bene con 370 di acqua tiepida. Dopodichè aggiungiamo le farine. Qui si apre un mondo: potete scegliere qualunque cosa (Kamut, farro, segale, frumento, grano saraceno, etc). Io ho messo: 400 g di farina "0", 200 di manitoba.
Aggiungiamo un po' di olio di oliva, 14 g di sale e 1 cucchiaino di miele (o zucchero, o malto d'orzo), i semini (o la frutta secca, olive, cipolle, etc). 
Impastiamo bene il tutto fino a renderlo omogeneo. Si può impastare con la macchina del pane, ma io ultimamente ho scoperto l'impasto a mano, che trovo decisamente rilassante!
Fate lievitare fino al raddoppio. Ci vogliono circa 4 ore. 
Date la forma al pane, senza "stressare" troppo l'impasto. Potete scegliere il filoncino, la biga, la treccia, etc.
Fate fare la seconda lievitazione, di circa 2 ore e infine fate delle incisioni sul pane.
Preriscaldate il forno a 200° e inserite un contenitore dell'acqua sul fondo: in questo modo evitiamo che si cuocia troppo fuori e rimanga crudo dentro. Dopo circa 45 minuti togliete il contenitore dell'acqua e fate cuocere bene la crosta per ancora 15 minuti circa.
Sfornate, annusate, mangiate!

Ecco il mio: 

Cognata Lara

domenica 9 giugno 2013

Plumcake della domenica

Immaginate la tranquillità, la lentezza e il dilatarsi del tempo tipico della domenica mattina. Niente sveglia e una buona colazione con un golosissimo plumcake, quelli di cui senti il profumo in tutta la casa.
E' goloso, nella sua semplicità e genuinità.


Ingredienti:
3 uova
200 gr di zucchero
160 gr di farina 00
1/2 bustina di lievito per dolci
1 vasetto di yogurt da 125 gr (gusto a piacimento)
100 gr di olio di semi (riempire il vasetto di yogurt una volta svuotato)


Il procedimento è davvero semplice e veloce. Montare le uova con lo zucchero, aggiungere lo yogurt, la farina e il lievito setacciati insieme. Riempire il vasetto vuoto dello yogurt (che ci farà da misurino) con l’olio di semi, e versarlo a filo. Versare il composto in uno stampo da plum cake, preferibilmente in silicone, e infornare a 175°C per circa 30/35 minuti.




Buona domenica a tutti, di quelle che sanno di casa, di famiglia, proprio come questo plumcake.

Cognata Lara

giovedì 23 maggio 2013

Rabatòn

Forse non tutti lo sanno ma io sono alessandrina di adozione: sono nata a Torino e ci ho vissuto per 24 anni. Poi, in primis per lavoro e in seguito per amore, mi sono trasferita ad Alessandria.
Solo recentemente, grazie al libro "Piemonte, il territorio, la cucina, le tradizioni", ho cominciato a "studiarla" da un punto di vista culinario  E più di tutte mi ha sempre intrigato la ricetta dei Rabatòn, che avevo anche già avuto modo di assaggiare in un ristorante. Per cui, ispirandomi a questo libro ho realizzato questo primo.

Si tratta di una sorta di gnocchi a base formaggio e verdure. Il nome allude al modo in cui si preparano, ossia rotolandoli nella farina; rabatòn significa infatti ruzzolare. E' un primo molto semplice, ideale per i vegetariani!

Ingradienti:
ricotta 400g
spinaci 1 kg
1 spicchio di aglio
prezzemolo
parmigiano
4 uova
burro 20 g
pane grattuggiato
farina
noce moscata
sale e pepe

Lavate accuratamente e lessate in acqua salata gli spinaci e conservare l'acqua di cottura (ci servirà successivamente per cuocere i rabatòn). Strizzatele con molta forza fino a sentirle asciutte: questa operazione è fondamentale per la buona riuscita del piatto.
Fate un trito di prezzemolo e aglio a cui aggiungerete il parmigiano grattuggiato,  le uova sbattute (3 intere e 1 tuorlo) e la ricotta. Mescolate bene, aggiustate di sale e di pepe e formate un impasto ben amalgamato, che avrà la consistenza del ripieno dei ravoli di magro.
Formate delle polpette strette e lunghe (circa 7 cm di lunghezza e 3 cm di diametro)e rotolatele su una superficie cosparsa di farina. Questa è l'operazione che trasforma le polpette in rabatòn.
Portate ad ebollizione l'acqua di cottura delle verdure salandola leggermente e lessate i rabatòn per qualche minuto prelevandoli con una schiumarola man mano che salgono in superficie. Disponeteli poi ben allineati in una pirofila imburrata. Cospargete con abbondante parmigiano e qualche fiocchetto di burro. Cuocete in forno a 180° per 10 minuti fino a che la superficie non risulti dorata.



Buon appetito!
Cognata Lara

mercoledì 15 maggio 2013

Giornata meravigliosa....sole, caldo, amici, chiacchiera e tanti trucchi culinari imparati....e....un buonissimo pane con lievito madre, fatto con le nostre manine...Grazie "Pastamadrine", grazie Anna.


 Cognata Lara

giovedì 9 maggio 2013

Un invito

Ciao a tutti!!!
Non sono scomparsa dalla blogsfera ma in questo periodo lavoro tanto (per fortuna!!!) e non ho molto tempo per visitare i vostri blog e per cucinare :-(((
Appena posso però faccio sempre un giretto sui blog amici e vi leggo e ammiro tutte le cose buone e meravigliose che preparate!!
Queste poche righe per invitarvi domenica 12/05 a un nuovo "spaccio" di pasta madre.


Sarà un momento di incontro e condivisione.
Le cognate vi aspettano!!!

Ciao
Anna

sabato 4 maggio 2013

Ossibuchi "etnici"

Questa ricetta è stata un po' una scommessa: l'unione della tradizione - i classici ossibuchi alla milanese - con un tocco di nuovo, di etnico, quindi non accompagnati con il risotto ma con il cous cous!

Per 2 persone:
Infarinate 2 ossibuchi e soffriggeteli in una padella con un po' di olio  e un trito di carota, sedano e cipolla. Bagnate con un po' di vino bianco e fate evaporare. Aggiungete la passata di pomodoro e aggiustate di sale e di pepe. Coprite con un coperchio e fate cuocere per circa 1 ora e mezza, aggiungendo se necessario un po' di brodo. A fine cottura profumate con la "gremolata", cioè un trito fatto con la scorza di un limone, uno spicchio d'aglio e un cucchiaio di prezzemolo.
Dopodichè preparate il cous cous e conditelo con il sughetto degli ossibuchi. Fantastico!!


Cognata Lara

lunedì 25 marzo 2013

I biscotti dell'allegria

E' da sabato pomeriggio che piove. Sembra di essere all'inizio dell'autunno, più che all'inizio della primavera.
Non vi nascondo che tutte queste nuvole e tutta quest'acqua mi hanno messo un po' di tristezza addosso.
E allora mi sono "ritirata nelle mie stanze" (cioè in cucina) e mi sono tirata su il morale con questi biscotti, semplici semplici, a base di pasta frolla, ma che mi hanno fatto tornare il sorriso!

Ingredienti:
200 g di farina 00
100 g di zucchero
100 g di burro
1 uovo
1 cucchiaino di lievito per dolci
aroma alla vaniglia
gocce di cioccolato

Preparazione:
Lavorare il burro morbido con la farina, lo zucchero e l'uovo, a seguire l'aroma di vaniglia e il lievito, fino ad ottenere un composto omogeneo che farete riposare in frigo(nella pellicola) per circa mezz'ora. Stendere l'impasto e creare dei dischi (o la forma che preferite), sui quali andate a disporre le gocce di cioccolato. Utilizzate una placca da forno rivestita con carta da forno e infornate per circa 10 minuti a 180°.


Cognata Lara

domenica 24 marzo 2013

Le lasagne verdi


Domenica delle Palme. Vento forte e pioggia battente. La primavera si fa davvero desiderare e le previsioni meteo dicono che fino a Pasqua, più o meno, sarà così. Devo portare pazienza, non riesco ancora a liberarmi dei pesanti indumenti invernali. Ho voglia di caldo, di sole e di giornate da poter passare all’aria aperta. Per fortuna c’è sempre la mia cucina, che in questo periodo mi rende felice con il calore del forno e  dei fornelli.
La ricetta di oggi non è nulla di speciale. Noi in casa le chiamiamo le lasagne verdi non per il colore della pasta ma per i condimenti. Di solito io preparo gli ingredienti nel tardo pomeriggio e assemblo dopo cena.
Tiriamoci su le maniche e cuciniamo!

INGREDIENTI
·         300 gr di lasagne all’uovo secche
·         ½ lt di besciamella
·         Abbondante pesto
·         200 gr di spinaci lessati
·         Parmigiano grattugiato
·         ½ spicchio di aglio
·         Sale e pepe qb
·         Olio evo
·         1 grattatina di noce moscata

Per prima cosa lavare gli spinaci, sbollentarli e poi ripassarli in padella con olio e pochissimo aglio. Salare moderatamente e a fine cottura aggiungere un cucchiaio di parmigiano grattugiato. Insaporire la besciamella (per la mia 500 ml di latte, 50 gr di burro e 40 di amido per lasciarla un po’ più fluida) con una grattatina di noce moscata e un pizzico di sale. Il pesto è quello classico.
Le lasagne che uso io vanno cotte, quindi le cuocio per circa 6 min e poi le scolo e le lascio raffreddare su un canovaccio pulito.
Per prima cosa fare sul fondo della teglia uno strato di besciamella, poi lasagne, quindi su di queste mettere il pesto. Altro strato di lasagne e sopra gli spinaci tritati grossolanamente e la besciamella. Continuare con gli strati e terminare con il pesto su cui mettere abbondante besciamella e parmigiano.
Infornare a circa 180° per 45 min.
Tempo fa ne ho fatta una versione anche con i carciofi saltati in padella con aglio e prezzemolo; a me è piaciuta molto. Quando mi ricordo, metto anche qualche pinolo nello strato con il pesto.





Colgo l’occasione per ringraziare Mila del Mestolo Birichino e Silvia di Gnammete Gourmet per averci assegnato questo gradito premio:


L'avevamo già ricevuto qui, ma un premio è sempre un grandissimo onore. Grazie Mila e Silvia

Buona domenica a tutti



La Cognata Anna 

martedì 19 marzo 2013

La fugassa veneta


Ciao. Si avvicina la Pasqua e sono rimasta letteralmente stregata da questo dolce che ho visto sul blog di Sandra. Ho trovato girovagando per il web molte altre ricette, ma quella di Sandra mi è piaciuta di più.  Non sono veneta e non ho mai assaggiato questo dolce quindi per quanto riguarda la lavorazione e la lievitazione direi che è riuscito, per il gusto non so…… Non ho trovato l’aroma Spumadoro e quindi ho usato la buccia del limone e dell’arancia. Ho usato un cucchiaino di buccia di arancia essiccata e triturata finemente dono di Daniela.
Ovviamente ho fatto qualche modifica e neanche piccola visto che al posto del lievito di birra ho usato la pasta madre…….. chi mi conosce doveva immaginarlo!

INGREDIENTI

Primo impasto

·         50 gr pasta madre rinfrescata più volte e al massimo della sua lievitazione
·         165 gr di farina  tipo manitoba o comunque forte
·         50 gr di latte a temperatura ambiente
·         15 gr di acqua (oppure aggiungere 15 gr di latte)
·         1 uovo piccolo g 47
·         25 gr di burro
·         20 gr di zucchero
·         1 cucchiaino di buccia di limone non trattato preferibilmente bio

Sciogliere  il burro e quando è fuso versare la buccia di limone e lasciar raffreddare.
Sciogliere la pasta madre nel latte con l’acqua, aggiungere tanta farina quanto basta per far “aggrappare” l’impasto alla foglia (io uso il Kenwood), aggiungere l’uovo subito seguito dallo zucchero e aggiungere farina per riportare l’impasto in corda. Quando il tutto sarà ben amalgamato, aggiungere il burro con il limone a poco e terminare con la farina se per caso ve ne è avanzata un poco dal totale. Lavorare finché l’impasto non sarà semi lucido e avrà superato la prova del velo.
Nota tecnica: con questa grammatura ho fatto un po’ di fatica a lavorare l’impasto con la planetaria. La prossima volta faccio dose doppia.
Formare una palla e mettere a lievitare in un contenitore chiuso fino al raddoppio. Il primo impasto l’ho fatto alle 17 e ho lasciato lievitare un paio di ore poi l’ho messo in frigo fino al mattino successivo per poi tirarlo fuori alle 8 e procedere con il secondo impasto alle 11.

Il primo impasto

Dopo la prima lievitazione


Secondo impasto

·         Tutto  il primo impasto
·         60 gr di farina  tipo manitoba o comunque forte
·         20 gr di latte a temperatura ambiente
·         1 tuorlo (17 gr)
·         20 gr di burro
·         35 gr di zucchero
·         1 cucchiaino di buccia di arancia non trattata preferibilmente bio
·         1 cucchiaino di sale
·         1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per la finitura
·         Albume
·         Zucchero in granella
·         Qualche mandorla

Far sciogliere il burro e unire la buccia di arancia grattugiata
Mettere l’impasto nella planetaria e dare qualche giro per fare riprendere la corda; importante è non perdere mai l’incordatura ad ogni passaggio.
Unire il latte e un poco di farina. Aggiungere il tuorlo seguito dallo zucchero e dal sale. Aggiungere tutta la farina meno un cucchiaio; mettere l’estratto di vaniglia e l’ultima farina. Per ultimo aggiungere il burro poco per volta.
Lavorare l’impasto finché sarà liscio e perfettamente incordato.
Togliere dall’impastatrice, formare una palla e lasciar riposare coperto a campana per circa mezz’ora. 

Secondo impasto


Formare di nuovo la sfera e mettere in uno stampo a lievitare. Io ho usato uno stampo da panettone basso da 750 gr, forse con no da 500 mi sarebbe venuto più alto.  

Prima della lievitazione finale


Far lievitare coperto da pellicola fino a quando ha raggiunto il bordo e poi far proseguire la lievitazione scoperto per 15 min.
Per arrivare alla lievitazione completa ci sono volute quasi 10 ore.




Scaldare il forno a 190°, fare un taglio a croce con una lametta o un coltello molto affilato, pennellare il dolce con l’albume leggermente sbattuto. Cospargere con lo zucchero in granella e decorare con qualche mandorla.
Infornare a 190° per circa 15 min e poi abbassare a 175°. Continuare la cottura per circa 40 minuti totali, fino a quando facendo la prova stecchino questo esce asciutto dalla fugassa. Se si colorasse troppo, coprire con un foglio di alluminio.
Far raffreddare a testa in giù. Ho spolverato con un po’ di zucchero a velo.
Da gustare con un ottimo vino da dessert.



Con questa ricetta ci piacerebbe partecipare al contest di Carotina Abbrustolita "Buono come il pane con la pasta madre"






La Cognata Anna 



Ps Abbiamo ricevuto e gradito moltissimo i premi che ci avete inviato; vi chiedo scusa se non li ho ancora pubblicati ma lo farò quanto prima!!! Scusate ancora

sabato 9 marzo 2013

Tiramisù di mio marito

Ciao a tutti! E' dal 17 febbraio che non posto più nulla. Sono successe tante, troppe cose in queste settimane.
Vi avevo lasciato con un post colmo di gioia in cui, dopo mesi, vi annunciavo di essere in "dolce attesa". Avevo deciso di scriverlo proprio il 17 febbraio perchè entravamo nella 17esima settimana e perchè il 17 era il nostro numero fortunato.

Purtroppo il 18 abbiamo perso il nostro bambino...era un maschietto...ed era bellissimo...

E' stata dura. Tutt'oggi è dura ma abbiamo accanto tante persone che ci vogliono bene e che ci hanno dimostrato il loro affetto, quell'affetto sincero e genuino che ha dato una nota di colore a quelle giornate buie.

Questo post lo dedico a mio marito, così speciale, così unico. A lui che mi è stato, e tuttora mi è accanto in modo completo. A lui che, pur non essendo avvezzo ai fornelli, è riuscito a prepararmi una teglia di tiramisù, talmente buono che in pochi giorni me lo sono divorata tutto da sola! 



Come diceva John Lennon in una delle sue canzoni, "la vita è quello che succede quando hai altri programmi". 

Ancora un grazie a tutti i foodblogger che mi hanno scritto e che anche se distanti ho sentito vicino. Un grazie di cuore.

Lara


giovedì 7 marzo 2013

Sempre con le mani in pasta.....


Quando circa tre anni fa ho cominciato a “pasticciare” con la pasta madre, non avrei mai pensato che sarebbe stato il primo passo di un lungo cammino. Ieri io e le altre “pastamadriste” del PastaMadre Day abbiamo percorso un altro pezzo di strada insieme.
Giuliana, Enrica, Giovanna, Patrizia ed io siamo state ospiti della scuola primaria “G. Galilei” di Alessandria; presente con la sua pasta madre e i suoi impasti anche Cristina, assente fisicamente per impegni di lavoro.
Vorrei ringraziare la Dirigente Scolastica, le Insegnanti e tutto il Personale della scuola Galilei per la calda accoglienza e la collaborazione. Un grazie speciale a Piero Sacchi; ci ha contattate e grazie a lui siamo riuscite a portare la pasta madre anche all’interno di una scuola primaria!
Ma cosa abbiamo fatto? Abbiamo spiegato che cosa sia e come funziona la pasta madre a due classi quarte, abbiamo impastato e poi ogni bambino ha formato il suo piccolo pane. In un piccolo forno è stato cotto qualche panino fatto dai bambini. Dopo tanto lavorare ci  è venuta fame e allora abbiamo fatto uno spuntino con i pani che avevamo portato per loro.
L’incontro con questi bambini mi ha riempito di energia positiva. Il loro interesse per la pasta madre e il pane era davvero genuino. Hanno posto molte domande e speriamo che le risposte li abbiano soddisfatti.
Vi lascio qualche foto della mattinata e spero che tra tutti questi bambini ci sia qualche futuro amante dell’arte bianca.

I nostri pani
Il sole di Giuliana


gli impasti

Aggiungiamo l'olio all'impasto del pane

Lavoro di formatura

Piccolo artista all'opera!!!

Intervallo = spuntino

  
La Cognata Anna 

Ps. Il quotidiano La Stampa ha pubblicato un bellissimo articolo di Selma Chiosso su questa nostra esperienza. qui il link alla versione on line

sabato 23 febbraio 2013

Torta salata campo di grano


Vi chiederete il perché di questo nome (o magari no). Quando mio figlio l’ha vista mi ha detto: “Mamma, sembra proprio un campo di grano!! E quella decorazione che hai messo al centro sembra un albero.”
Questa torta salata è l’imitazione di una che ho mangiato a casa di una mia amica ma di cui non sono riuscita ad avere la ricetta. Così l’ho rifatta ad occhio senza pesare gli ingredienti.
Per la pasta ho utilizzato la ricetta che ho trovato qui . Trovo che sia una pasta molto versatile e facile da stendere. A volte la divido in tante parti per fare delle sfoglie sottili per comporre la base tipo torta Pasqualina.
Mi sembra che possa essere una valida alternativa alla pasta sfoglia. Mi piacerebbe che voi la provaste e mi diceste il vostro parere.
E ora la ricetta.

INGREDIENTI
Per la pasta
·         150 gr di farina 00
·         1 cucchiaino scarso di lievito per torte salate
·         70 gr di acqua calda
·         30 gr di olio (io lo uso di semi perché il mio di oliva è molto profumato)
·         1 pizzico di sale

Per  il ripieno
·         250 gr di zucca
·         1 porro
·         100 gr di ricotta
·         1 uovo
·         2/3 cucchiai di parmigiano grattugiato
·         Sale e pepe q.b.
·         1 cucchiaio di olio evo
·         Alcune foglie di salvia


Per la pasta, unire la farina il lievito e il sale e mescolare; aggiungere l’acqua calda e l’olio e impastare velocemente. Lasciar riposare la pasta per almeno mezz’ora in frigo avvolta da pellicola.
Pulire la zucca, eliminare la buccia e i semi. L’ho fatta cuocere nel microonde per farla asciugare. Se volete, potete cuocerla  nel forno tradizionale.
In una padella mettere un paio di cucchiai di olio, far appassire il porro tagliato a rondelle fino a quando inizia ad imbiondire. Aggiungere la zucca e alcune foglie di salvia e far asciugare bene la zucca dall’acqua residua.
Lasciar raffreddare e passare il composto con il frullatore ad immersione.
Aggiungere alla purea ottenuta l’uovo, il parmigiano e la ricotta. Aggiustare di sale e pepe. Io ho messo un pizzico di noce moscata.
Stendere la pasta, foderare  la tortiera e mettere il ripieno.
Infornare per circa 30 min a 180°/200°.
Lasciar raffreddare e buon appetito!!

Prima della cottura

Pronta!!!!


Una fetta di questa torta salata può essere un buon pranzo da portare in ufficio perciò con questa ricetta ci piacerebbe partecipare al contest di Mimma di Pasticci & Pasticcini



Partecipiamo anche al contest Di cucina in cucina di Licia del blog Fragole e panna

La Cognata Anna

domenica 17 febbraio 2013

:-((((

Aggiornamento del 18/02/2013
Stanotte qualcosa è andato male, ma proprio male...... La felicità di poche ore fa si è trasformata in tristezza e preoccupazione. Volevo cancellare il post originario, ma se vorrà, lo farà Lara. 
Un abbraccio grande come il mondo a Lara e a mio fratello. 

Anna
17...?!?!


Questa è una torta margherita farcita con marmellata. Semplice, semplicissima ma è stata preparata per un'occasione specialissima, pur nella sua semplicità e naturalezza. E' la torta che ho preparato per mio marito...per dirgli che verso la fine di luglio diventeremo 3. E' un po' imperfetta. Era mattino presto e avevo appena fatto il test. Le mie mani tremavano dalla gioia.
Oggi entriamo nella 17^ settimana. Il 17. Il nostro numero. Quel venerdì in cui ci siamo dati il nostro primo bacio. 
Molti associano questo numero alla sfortuna. Per noi è diverso...è il nostro porta fortuna...e chissà che durante questa settimana non sentiremo muoversi il nostro "xyz" (così lo abbiamo chiamato perchè non sappiamo ancora se è un maschietto o una femminuccia).

I tre cerchi sulla torta sono il simbolo di John Henry Bonham  (detto Bonzo), il batterista preferito di mio marito...che per hobby è un batterista. Questo logo simboleggia anche l'unione madre-padre-figlio.Perfetto per questa occasione!

Questo post lo dedico a voi, ai miei 2 amori.

Cognata Lara




sabato 16 febbraio 2013

Castagnole

Ciao!
ecco un'altra validissima e altrettanto buona alternativa alle bugie di Cognata Anna....le castagnole!!
Sono delle frittelline, così chiamate perchè ricordano la forma delle castagne. Le ho sempre mangiate in giro e quest'anno ho provato a farle! Direi che sono abbastanza soddisfatta!!

Ecco gli ingredienti:
200g di farina
50 g di zucchero
2 uova
40 g burro o 2 cucchiai di olio evo
1 limone non trattato
aroma vanigli fatto in casa o in alternativa la vanillina
1/2 bustina di lievito per dolci
rum
zuchhero a velo
1 pizzico di sale

Nel robot sbattere le uova intere con lo zucchero, aggiungere il burro o l'olio, l'aroma di vaniglia o la vanillina e il lievito disciolto in 4 cucchiai di acqua tiepida, la scorza grattuggiata di un limone e la farina aggiungendo se è necessario un po' di acqua per ottenere una pastella di consistenza media. Lasciate lievitare per mezz'ora circa.
Formate delle palline e friggetele in abbondante olio caldo. Scolatele con la schiumarola e mettetele su carta assorbente.
Rotolatele ancora tiepide in un piatto colmo di zucchero a velo.
Sono buonissime tiepide ma anche fredde e, volendo, si possono anche farcire con crema pasticcera!


E' finita la settimana di Carnevale ed ora ci prepariamo per la Pasqua....

A presto,
Cognata Lara
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